“L’educazione è il pane delle anime vostre. Senz’essa le vostre facoltà dormono assiderate, infeconde, come la potenza di vita che cova nel germe dorme isterilita, s’esso è cacciato in terreno non dissodato, senza beneficio di irrigazione e cure d’assiduo coltivatore”. Così Mazzini si rivolgeva agli operai italiani ormai due secoli fa. Adesso come allora l’educazione costituisce il collante fondamentale per tenere insieme una società giusta. Educazione è termine portatore di tutt’altro significato rispetto a istruzione. “L’istruzione differisce dall’educazione quanto i nostri organi differiscono dalla vita”. “L’istruzione somministra mezzi per praticare ciò che l’educazione insegna” e infatti “l’educazione s’indirizza alle facoltà morali; l’istruzione alle intellettuali”. Lo sviluppo etico degli individui è ancora oggi in maniera preponderante affidato alla sfera privata di ciascun cittadino. Scarsamente le istituzioni educative statali trasmettono valori di natura etica mentre ripiegano più facilmente sull’istruzione, fornendo così prevalentemente competenze di carattere tecnico piuttosto che insegnamenti di ordine morale. Lo sviluppo morale di una società, e dunque la capacità di discernere tra ciò che è bene e ciò che è male, è essenziale perché questa sia in grado di preservare la giustizia e perché essa non regredisca perdendo le proprie conquiste storiche e al contrario progredisca. L’etica condivisa è indispensabile affinché i cittadini siano capaci di riconoscere i propri e gli altrui diritti e di adempiere ai propri Doveri. Dunque, la trasmissione di valori attraverso l’educazione è elemento imprescindibile. Come al tempo, ora e sempre.
Affinché la vita abbia un senso ciascuno di noi ha la necessità di credere in una Verità che si colloca al di sopra di noi stessi, sia essa di carattere religioso o di puro carattere filosofico. Verità che in quanto tale è emanatrice di diritti e di doveri. Senza la ricerca di un senso la vita è un trascorrere il quotidiano trascinati dal correre del tempo. Una tale assenza prosciuga la vitalità degli individui e della società tutta. Non esiste società giusta che possa progredire o perdurare senza un’anima morale. Posta l’educazione come unico mezzo di trasmissione e di progresso della moralità umana, Mazzini conduce un’indagine con un’impostazione quasi sociologica e analizza quattro tipi di doveri di cui ciascuno di noi è portatore. I doveri verso l’Umanità, verso la Patria, verso la famiglia e verso se stessi. Questi quattro ambiti rappresentano i principali domini entro i quali siamo immersi e all’interno dei quali è possibile l’espressione della libertà individuale, regolata da una giusta legge e spinta ad una continua evoluzione dal Progresso. Il Progresso è infatti uno degli altri grandi protagonisti della storia dell’Umanità. La razza umana riunita tutta nella grande famiglia dell’Umanità ha come scopo su questa terra il Progresso. Progresso è miglioramento ed evoluzione a partire dagli insegnamenti che possiamo trarre da ciò che ci ha preceduti. “Siete uomini: cioè creature ragionevoli, socievoli e capaci, per mezzo dell’associazione, d’un progresso a cui nessuno può assegnare limiti”. Non siamo destinati a rimanere statici ma a evolvere positivamente nel corso del tempo e dobbiamo sforzarci di farlo non divisi in fazioni avverse ma concependoci come facenti parte della stessa comunità; dobbiamo “operare a benefizio degli uomini quanti sono e saranno”. Progresso è “parola sacra per l’Umanità, essa racchiude tutta la trasformazione sociale, politica e religiosa”.
L’approccio mazziniano nella sua analisi della società umana ha un carattere realistico e pragmatico. Per quanto esponga un punto di vista opinabile, l’approccio ai temi affrontati è scevro da qualunque tipo di ideologia. Il quadro presentato è sistemico e i punti di contatto tra i diversi elementi trattati sono ben messi in evidenza attraverso valutazioni di carattere storico e sociale. Senza educazione l’etica non può essere coltivata e senza una declinazione morale dei propri e degli altrui diritti e Doveri non può avere luogo Progresso e né una società, né l’Umanità intera può tendere alla giustizia. Il richiamo ai Doveri dell’uomo è un richiamo per ciascuno di noi ad assumerci la nostra parte di responsabilità nella continuazione della storia dell’Umanità. Un richiamo a perseguire il bene, a cercarlo e a trasmetterlo attraverso l’educazione. Un richiamo di cui mai smetteremo di avere bisogno.
In “I Doveri dell’uomo” Mazzini ci mostra una possibile via per concretizzare il pensiero liberale. Il suo approccio è difatti estremamente pragmatico e lucido. Non ha problemi a riconoscere il valore e l’importanza delle istituzioni sociali che compongono la realtà in cui siamo immersi, senza al tempo stesso idealizzarle perdendo un approccio critico che invece lo contraddistingue. Si può non essere d’accordo su ciò che propone, non si può invece sostenere che sia illogico o peggio ideologico. Qualunque ideale di società deve essere pronto ad adattarsi alla forma della realtà se vuole incarnarsi su questa Terra. Questo Mazzini dimostra di averlo colto chiaramente.