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I populisti di sinistra filoputiniani battono i liberali in Slovacchia

A chi dava per morto il populismo (sia esso di destra o di sinistra), dobbiamo dare una brutta notizia: purtroppo è ancora tra noi. Le elezioni in Slovacchia hanno dimostrato che la rimonta di forze populiste è ancora possibile e che pertanto, non dobbiamo abbassare la guardia. In una situazione internazionale ed europea di estrema incertezza, la presa del governo di un qualunque partito vicino a questa categoria ideologica è da guardare con rammarico, soprattutto quando le posizioni sono apertamente filorusse.

Migranti: emergenza o crisi sistemica?

Come molte altre questioni, la crisi migratoria viene affrontata con superficialità e metodi inadatti. Il problema viene usato come bandiera da muovere davanti agli occhi di questa o quella frangia di elettorato, pensando più a colpire i cittadini nello stomaco piuttosto che elaborare politiche che possano tamponare le difficoltà che emergono naturalmente dall’accoglienza di tante persone. Ma soprattutto, mancano la capacità e la voglia di capire come trasformare la questione migratoria da problema a opportunità.

L’economia non è un gioco

Il Governo Meloni ha dimostrato la sua scarsa capacità di affrontare i problemi del Paese diverse volte. Non è solo la questione migratoria a metterlo in luce, così come le uscite dei vari ministri e segretari (e parenti) sono solo una parte degli scivoloni commessi dall’esecutivo in carica. Ma anche e soprattutto le questioni economiche dimostrano la difficoltà nel capire le conseguenze delle proprie azioni: non da ultima, l’idea di tassare gli extraprofitti delle banche ha portato ad effetti indesiderati per tutti coloro che da tale misura avrebbero dovuto (a detta del Governo) beneficiare

Elettori fuori sede: troppo pochi per contare

La questione del voto ai fuorisede è un evergreen della politica italiana ed è una delle questioni che più rappresenta il modo di funzionare della nostra classe dirigente: se ne parla, si fanno grandi proclami, promesse nel lungo periodo per concludersi poi con un nulla di fatto. Verrebbe quasi da fare spallucce se non fosse per il fatto che, questa mancanza di volontà politica, priva alcuni cittadini del diritto civile per eccellenza

Un salario minimo per la libertà economica

Dopo l’articolo sulle criticità del salario minimo e del DDL in particolare, non possiamo esimerci dal vederne anche i punti a favore.

Avendo due articoli che trattano lo stesso tema da due punti di vista differenti, l’invito è a leggerli entrambi e a discuterne i punti principali nel pieno del nostro spirito liberaldemocratico.

I contro del salario minimo: una breve analisi

L’attualità ci impone di parlare di un tema che è tanto caro alla politica italiana e tanto divisivo all’interno della famiglia liberale: il salario minimo. In Italia se ne parla da anni, senza che nulla venga fatto. Ma questa volta, sembra che un passo verso la realizzazione sia stato fatto, attirando simpatie e critiche. Oggi partiamo proprio dall’analisi dei contro al salario minimo, per passare ai suoi pro con la prossima pubblicazione.

Disordini in Francia: un problema che viene da lontano

Siamo quasi abituati a sentir parlare di proteste in Francia. Periodicamente, infatti, dei piccoli moti si accendono per contestare questa o quella misura del Governo: solo per citare alcuni casi recenti, abbiamo avuto manifestazioni contro l’aumento del costo del carburante o contro l’aumento dell’età pensionabile. Questa volta la protesta è contro la violenza della polizia, ed è scoppiata a seguito di un terribile fatto di cronaca. La protesta, sfociata in violenza (de)generalizzata, è un’occasione per parlare di immigrazione, modelli di accoglienza, rivendicazioni sociali e laicità, tutte unite da un unico fil rouge: la democrazia.

Patto di Stabilità: una riforma staccata dalla realtà

A seguito della crisi economico-finanziaria e delle politiche adottate per affrontare l’emergenza Covid di pochi anni fa, è emersa la necessità di modificare il Patto di Stabilità, ossia quell’insieme di norme che regola le politiche di indebitamento. Il discorso intorno al debito è sempre stato complesso e spesso non poggia su evidenze empiriche, nemmeno quando viene fatto ad alti livelli. In questo senso, l’attuale riformulazione del Patto di Stabilità rischia di essere nient’altro che un’occasione mancata.

Cittadinanza attiva ed open data nella P.A.

Spesso viene sottovalutata l’importanza della chiarezza dell’informazione in un regime democratico. Non ci si rende conto di quanto importante possa essere la possibilità di avere dati ed informazioni chiare sulla cosa pubblica. Avere una rendicontazione della spesa pubblica e sapere come agisce la Pubblica Amministrazione è un diritto del cittadino; e sarebbe da considerarsi quasi un dovere, poiché un cittadino consapevole è anche più responsabile nel momento del voto. Questo aspetto, molto sottovalutato, è uno dei passi che permette di passare da una cittadinanza passiva a una attiva.

On Revolution – Hannah Arendt

Il secondo appuntamento con l’Approfondimento su Hannah Arendt è dedicato all’opera “On Revolution”, che veicola un messaggio ancora molto importante per i liberali di oggi.